Sassuolo già con la testa in B, Cagliari vincente e salvo: Prati-gol come Pierino e Lapadula bis dal dischetto

Cvd, come volevasi dimostrare. Il Sassuolo la sua salvezza se l’era giocata a Genova sette giorni fa quando non ha saputo tenere il vantaggio ottenuto a tre quarti gara. Con quella classifica così disastrata e quella mazzata così pesante da digerire, non era difficile ipotizzare che una spallata neanche tanto robusta del Cagliari l’avrebbe fatto crollare definitivamente. Lo 0-2 finale si spiega così. Se i rossoblu hanno tenuto in piedi la partita fino al 70’ lo si deve a quella voglia di pathos che alla fine fa assaporare maggiormente i successi, ma anche alla scelta dell’allenatore Ranieri che ha rinunciato in partenza a Luvumbo per l’insipido Shomurodov. Non che l’angolano in campo abbia fatto sfracelli, ma quando prende palla sicuramente gli avversari stanno sul chi vive, mentre con il docile uzbeko persino lo sciagurato Tressoldi (nomen omen) è riuscito a non annegare pur avendoci tentato in tutti i modi.
Il Cagliari forte del vantaggio in classifica e di quello psicologico, ha pensato a fare la sua partita di rimessa, cercando di sfruttare gli spazi enormi che i lenti padroni di casa – tutti sul metro e 88, quindi dinoccolati e neanche veloci di pensiero eccezion fatta per il piccoletto Matheus Henrique – avrebbero concesso. Lo spartito sarebbe potuto cambiare se il cross del giovane Missori, ex romanista schierato per la prima volta in campo dall’inizio, fosse stato sfruttato meglio da Pinamonti al 24’ nell’unica occasione creata dai padroni di casa. Ma il centravanti che nelle nazionali giovanili ha giocato una cinquantina di partite avendo Scamacca sempre come riserva, ha inzuccato fallendo la mira di cinque centimetri e Scuffet l’ha scampata bella.
Ad apporre il sigillo alla salvezza del Cagliari è stato Prati, subentrato in corso d’opera e finalmente a segno come l’omonimo milanista Pierino dei tempi che furono, dopo una miriade di bei tiri che nel corso del campionato finivano sempre per far fare bella figura al portiere di turno. Curioso che l’assist da terra gli sia stato fornito da Dossena, implacabile marcatore del citato Pinamonti per quanto non sempre corretto.
Prima del meritato abbraccio con il solito straordinario popolo rossoblu anche oggi presente e rumoroso come sempre in questa stagione, Kumbulla ha voluto bissare l’erroraccio che sette giorni prima era costato la salvezza degli emiliani, regalando stavolta un rigore a Lapadula che nella trasformazione non ha avuto problemi con Consigli, bensì con l’arrabbiatissimo Mina che voleva risolvere la faccenda tirando dagli undici metri.
Tutto è bene quel che finisce bene. Il Cagliari ottiene la salvezza cercata e il Sassuolo torna mestamente in B dopo 11 campionati nella massima serie. Per anni ha conteso all’Atalanta il ruolo di prima forza delle provinciali e se andiamo a vedere gli investimenti non sono stati molto dissimili. La differenza tra le due società l’ha fatta l’allenatore: vuoi mettere Gasperini con gli strombazzati Di Francesco, De Zerbi e Dionisi? Ma non scherziamo davvero per favore. Un pensiero lo riservo a Ballardini, ex rossoblu, che piange con i suoi occhialacci neri la seconda retrocessione consecutiva dopo quella di Cremona (nel mezzo anche un esonero coi grigiorossi quest’anno). La sua grande sfortuna è stata quella di non disporre di Berardi, l’esterno mancino che a Sassuolo ha segnato più di cento gol in questi anni. Con l’attaccante calabrese in campo la squadra ha fatto 19 punti in 17 partite – proiezione di 42 punti in tutto il campionato -, senza di lui i punti sono stati appena 10 in 20 partite, cioè 19 in rapporto alle 38 partite dell’intero torneo. Scusate la differenza.
Una curiosità finale. Per una parte la salvezza del Cagliari viene anche dall’Australia, esattamente da Camperdown, sobborgo di Sidney e patria di Cristian Volpato, centrocampista 20enne del Sassuolo cresciuto nella Roma. Oggi non è sceso in campo, ma andate a rivedervi le immagini della gara di andata, quella vinta dal Cagliari coi gol di Lapadula e Pavoletti al 94’ e 98’. All’89’ sullo 0-1 a favore del Sassuolo, l’arbitro annullò il raddoppio di Bejrami che avrebbe chiuso i conti e dato tre punti agli emiliani. Con quel gol oggi al fischio di avvio la classifica avrebbe detto Sassuolo 32 e Cagliari 30. Sarebbe stata tutta un’altra storia insomma. Ma quel gol venne annullato per un impercettibile fuorigioco di Volpato al momento dell’assist per il compagno. Una benedettissima unghia dell’alluce si vede dalla foto del var supera appena il ginocchio di Zappa vanificando il tutto. Se oggi il popolo cagliaritano può festeggiare, lo deve anche a quell’unghia e a quell’alluce arrivati dall’Australia. Saluti e baci.

2 thoughts on “Sassuolo già con la testa in B, Cagliari vincente e salvo: Prati-gol come Pierino e Lapadula bis dal dischetto

  1. Il piano tattico di Ranieri mi è sembrato da subito evidente: zero rischi, nel primo tempo e poi contropiede con Luvumbo non appena gli spazi sarebbero aumentati. Buona partita, Sassuolo davvero poca roba con un Kumbulla imbarazzante per la categoria.

    1. Analisi condivisibile anche se per la verità di spazi il Cagliari ne ha avuto molti anche nel primo tempo. Il Sassuolo me l’aspettavo esattamente così tenero. Ci siamo passati anche noi in quelle situazioni dove sei appeso a un filo dopo aver sprecato un match ball (ricorderai che a Genova la squadra di Ballardini era passata in vantaggio al 66).

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