Pagelle: Dossena implacabile, Mina… la serenità dello spogliatoio

Scuffet 6: mai impegnato, riserva le energie per la festa finale. Giunto alla presenza numero 30 tiene la porta imbattuta per la terza volta. Si può far meglio.
Zappa 6,5: cosa troverà Ranieri in questo trampoliere è un mistero continuo. Giunge alla presenza numero 37 in altrettante partite. Stavolta non sfrutta un’occasione per far gol ma in difesa non combina guai. Pare che nelle scelte di mercato sia stato preferito a Zappacosta perché lui non costa nulla. Battute infime a parte, oggi non mi è dispiaciuto.
Mina 5: pensavo l’avessero chiamato così perché nei ritagli di tempo amava canticchiare sin da piccolo “le mille bolle blu”, invece è perché mina la serenità dello spogliatoio. Ma si può minacciare un compagno già sul dischetto mentre si appresta a calciare un rigore? Ranieri in teoria dovrebbe rimproverarlo, ma il tecnico ha promesso alla moglie di tornare integro dalla trasferta e allora preferisce abbozzare.
Dossena 7,5: ha il merito di trasformare il guerriero Pinamonti nella docile signorina Pina Monti (si scherza eh, per me l’attaccante di Cles dovrebbe stare nel giro della nazionale e invece non lo chiamano mai). Gli concede solo una chance, peraltro rimedia con l’assist per Prati.
Augello 7: anche lui concede solo un cross dalla sua fascia, nel primo tempo a Missori, in compenso ne sforna a bizzeffe per i compagni. (Dall’85 Obert sv)
Sulemana 6.5: si porta dietro questo nome da quando un tale alticcio gli intimò di tirare fuori anche i documenti a un finto posto di blocco. Poiché l’alcolista anonimo non apparteneva alle forze dell’ordine, Sulemana lo ignorò, tenne le man(e) abbassate e decise da quel giorno di usare solo le gambe. Così scelse di fare il calciatore con grande gioia dei tifosi del Cagliari che lo acclamano ad ogni azione.
Deiola 6,5: se è vero che all’ingresso in campo di Prati gli ha detto “vedrai che la risolvi tu” poteva pensarci anche prima e risparmiarci un po’ d’ansia.
Prati 7: non sarà un attaccante, ma questo gol che non arrivava sembrava un incubo. Si è rifatto nel giorno più importante.
Nandez 7: chi ricorda Osellame, settepolmoni dei primi anni 80? Come il centrocampista di Montebelluna macina decine di chilometri, e come lui ha il piede non proprio educato. Sbaglia un assist facile facile che potrebbe portare al vantaggio già al 57. Poi rimedia con la consueta caparbietà. (dall’89’ Di Pardo sv)
Shomurodov 5,5: come non esistono più le mezze stagioni per lui non esiste mai la via di mezzo: o fa la grande partita o si addormenta in campo. Dicono abbia un ingaggio imponente, beato lui. Non rimarrà senza l’uz-beko di un quattrino.
Luvumbo 6,5 : l’allenatore continua a trattarlo come un ragazzino e a sfruttare le sue doti in minima parte. Spero per lui che le strade si dividano: se resta Ranieri è meglio che l’angolano cambi aria. Sennò si ritaglierà il solito angolino.
Gaetano 5,5: ha delle doti non comuni, ma sembra che ultimamente si sia un po’ seduto. Questo dovrebbe indurre la società a riflettere prima di acquistare giocatori in prestito secco che sanno già di dover andar via.
Viola 6,5: quando entra la squadra sale sempre di tono. Sarà perché i toni del viola sono sempre accesi.
Lapadula 6,5: nel derby sudamericano tra Colombia e Perù la spunta lui. Be bomb a Lula contro una mina. Mancano i tupamaros in agrodolces e siamo a posto. Sfiora il gol anche nel primo tempo con un bel diagonale.

Ranieri 6,5: parte col peccato originale di Luvumbo in panchina, chiude il campionato in trasferta ottenendo il secondo successo contro un avversario ormai al collasso: decisamente si poteva far meglio. Curioso il siparietto finale: in tv dice che resta perché ha un contratto, parlando con Giulini dice che deve sentirsi prima con la moglie.

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